C’è una verità ovvia nelle interazioni umane: le prime impressioni rimangono spesso indelebili. Quando incontri un’altra persona, la misuri immediatamente – in effetti, probabilmente ti farai un’opinione su di lui/lei durante quell’interazione iniziale e stiamo parlando di pochi secondi di interazione.
Ebbene, lo stesso vale per un marchio di elettronica. Ecco perché il direttore di Crestron Marine, comprende quanto possa essere importante un’interfaccia utente intuitiva, elegante e affidabile, soprattutto quando fa parte di un superyacht o una residenza imponente e storica o un edificio amministrativo di rilevo. “Nove volte su dieci, questa è l’unica parte di un’installazione che il proprietario (cliente finale) vede effettivamente”, afferma. “Tutto il resto, l’elettronica, la programmazione, il software stesso, è dietro le quinte.”
Il grande design è al primo posto in questi progetti, afferma il direttore. Nell’esempio di uno yacht: “Questa non è come una casa normale, è un hotel a sette stelle sull’acqua. Ogni dettaglio della nave è pensato da qualcuno che ha molta familiarità con quella singola parte. Crestron guida attentamente il team di costruzione navale attraverso tutti i prodotti disponibili, ad esempio una tastiera, che potrebbe essere una tastiera Crestron Horizon di nuova generazione o un dispositivo Black Nova.
“D’altra parte, la cosa importante che sostengo sempre è che dobbiamo tenere a mente che è l’utente finale che, tramite quei pannelli, controllerà effettivamente il sistema“, avverte il direttore Daniel Kerkhof. “Deve rimanere comprensibile. Chiunque deve essere in grado di entrare in una stanza e in un secondo sapere: “Questo è quello che devo fare per accendere le luci o aprire le tende” o qualunque alta cosa voglia fare. E quello che ho visto in alcuni progetti è che, nonostante l’utilizzo di tastierini molto, molto belle, era impossibile sapere esattamente cosa bisognava fare per poterle utilizzare”.
Parliamo delle interfacce che cediamo spesso nei film futuristici, come ad esempio Iron Man, il sistema Jarvis, oppure Minority Report con il controllo dell’interfaccia mediante movimento delle dita nell’aria, tutte interfacce assolutamente accattivanti e curiose ma diversamente intuitive, anzi impraticabili nella vita quotidiana.
La sfida? Il beta test nelle applicazioni del mondo reale non è un’impresa da poco nel settore domotico. “Non convincerai un vero cliente finale a sperimentare una tastiera per oltre un’ora” dice Kerkhof.
Per qualsiasi progetto di integrazione, lo studio deve includere una conversazione sull’abitazione dell’utente finale: “Chiediamo loro a cosa sono abituati”, osserva Kerkhof. E da lì, arriviamo a una soluzione che si adatta ai desideri dell’interior designer e funziona anche dal punto di vista tecnico. Naturalmente, le interfacce utente includeranno più delle tastiere fisiche: i touch screen sono spesso un must per gli spazi in cui è necessaria una maggiore funzionalità e vincono tutto se godono di un’interfaccia grafica intuitiva e funzionale.
Come sostenuto dal direttore di Crestron Marine, anche Orizon S.r.l. crede ciecamente nell’importanza dell’user experience, mediante la costruzione dettagliata e accurata di interfacce grafiche pensate per semplificare e migliorare l’esperienza di vita. Orizon ha un vero e proprio reparto interno che si occupa di grafica digitale per la realizzazione di UI e UX per la domotica, il building management system e il controllo dei singoli impianti.
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Orizon S.r.l. – Domotica San Donà di Piave – System Integrators per l’automazione dei sistemi intelligenti domotici, multimediali e professionali connessi all’IOT.